Intonazioni Serafiche - Rimembranze d'un estatico oblio
Rimembranze d'un estatico oblio.
Questo è l'accadere delle Intonazioni Serafiche, il loro farsi forma.
Tutto nasce dalla possibilità di "intonarsi seraficamente", di predisporsi cioè all'essere visitati, posseduti, affinchè un qualcosa (la Musica) possa manifestarsi in una sua originaria purezza.
Attraverso uno smembramento iniziatico (cioè l'assoggettivazione del soggetto, posto in balia/mani dei significanti/serafini), ha luogo il rimembramento anabatico, il ricordo dell'oblio, del fondo senza fondo.
Il canto degli angeli.
Ristabilita è l'innocenza del divenire.
Meridiano delirio,
in un tumulto variopinto,
uno slancio all'estremo
del possibile.
video: https://www.youtube.com/watch?v=mnD1icfmDD8
Intonazioni Serafiche...un titolo accattivante, quasi poetico. Un titolo che nasconde un nocciolo musicale molto più complesso e articolato. Quanti anni sono passati dai primi frippertronics di Robert Fripp? Era la metà degli anni 70', con No Pussyfooting della premiata ditta Eno & Fripp (1973) e poi Exposure del 1979, fino ad arrivare a delle forme più compiute, ma sempre aperte, all'inizio degli anni Ottanta con Let The Power Fall.
Da allora ogni chitarrista intenzionato a misurarsi con un loop ha dovuto confrontarsi con l'eredità storica e creativa di Robert Fripp, con la sua disciplina, con il suo pensiero.
Riccardo Cirani non è stato da meno. Avete presente quella frase famosa di Newton? Quella che dice âSe ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di gigantiâ? Penso che questa frase possa dare una certa dimensione del lavoro Di Riccardo Cerani per la netlabel italiana Laverna. Cirani è partito dalle lezioni di Fripp per creare un suo personale, estatico e geometrico mondo musicale. Un mondo fatto di progressiva addizione e sottrazione e di contrappuntistica costruzione musicale. Un mondo ordinato dove i suoi processi musicali (per citare Steve Reich) riescono a dispiegarsi con un'eleganza ordinata e coerente riuscendo a sottrarre tempo al tempo. Quattro brani, dalla durata compresa tra i nove e i diciotto minuti, quattro brani in cui la sua musica e la sua chitarra acquisiscono una forza e un potere immersivo, quel fattore immersivo così caro al David Toop di Ocean of Sound. Se è vero che i più grandi viaggiatori sono coloro che usano la forza del loro pensiero, allora Riccardo Cirani riesce a farci viaggiare con la sua chitarra e con l'espressiva lucidità della sua musica. E di questo dobbiamo essergli grati.
Andrea Aguzzi â NeoGuitars Blog